Genere: | Maschio |
Specie: | Potenziato umano |
Stato: | Deceduto |
Nascita: | metà del XX secolo |
Morte: | Marzo 2285 |
Stato civile: | Vedovo |
Coniuge(i): | una moglie (deceduta) |
Interprete(i): | Ricardo Montalban |
- "Sulla Terra...duecento anni fa...io ero un principe...che governava su milioni!"
- - Khan Noonien Singh (Star Trek II: L'ira di Khan)
Khan Noonien Singh (o semplicemente Khan), era il più prominente dei potenziati umani ad esser stati geneticamente modificati della fine del XX secolo durante le Guerre Eugenetiche sulla Terra, il quale venne considerato persino oltre trecento anni dopo come "il migliore" di loro. Dopo esser riapparso con uno stuolo di seguaci potenziati nel XXIII secolo, Khan divenne un nemico di James T. Kirk, così come il monito sulla pericolosità creata dai tentativi di dar vita a "superuomini" grazie alla tecnologia.
Le origini nel XX secolo[]
Le registrazioni di questo periodo, tra cui le origini di Khan, sono scarse. Egli era il prodotto di un programma basato sulla selezione razziale e sull'ingegneria genetica, basato a sua volta sulla filosofia eugenetica che prevedeva il miglioramento delle abilità di un uomo per migliorare l'intera specie umana. I potenziati prodotti da questo programma possedevano capacità fisiche e mentali molto superiori di quelle degli umani normali, e vennero creati da una varietà di gruppi etnici terrestri. L'origine di Khan è forse quella Sikh, dalla regione nordica dell'India.
Khan condusse una vita assiomatica, almeno secondo quanto coniato dai suoi creatori, "la capacità superiore porta ad un'ambizione superiore". Nel 1993, un'ondata di "superuomini", tra cui Khan, assunse simultaneamente il controllo di oltre quaranta nazioni terrestri. Dal 1992 al 1996, Khan fu il dittatore assoluto di più di un quarto della popolazione mondiale, tra cui regioni dell'Asia e del Medio Oriente. Considerato "il migliore dei tiranni", limitò la libertà di chi gli era assoggettato, ma il suo regno fu un'eccezione a simili circostanze nella storia terrestre – poiché non ci furono massacri o guerre civili.
Nella metà degli anni 1990, i tiranni potenziati iniziarono a farsi la guerra l'un l'altro. Altre nazioni si unirono per liberarsi dal potere in una serie di lotte che divennero note col nome di guerre eugenetiche. Alla fine, la maggior parte dei tiranni venne sconfitta ed il loro territorio ricatturato, ma novanta "superuomini" sfuggirono.
Khan fuggì dalle guerre e dalle loro conseguenze insieme a ottantaquattro seguaci che giurarono di vivere e morire al suo comando. Vide che la miglior via di fuga era rappresentata da un esilio tanto rischioso quanto auto-imposto. Nel 1996, assunse il controllo di una nave criogenica DY-100 per il volo interplanetario che chiamò SS Botany Bay, come il sito della colonia penale in Australia. Programmò una rotta che lo portasse fuori dal sistema solare, ma senza un'apparente destinazione in mente, Khan e la sua gente rimasero in animazione sospesa per il viaggio a (quasi) duecento anni subluce della Botany Bay. (TOS: "Spazio profondo")
Il ritorno al XXIII secolo[]
La USS Enterprise (NCC-1701) scoprì la Botany Bay nel settore Mutara nel 2267. L'arrivo della squadra di sbarco fece scattare il dispositivo di risveglio dell'unità di stasi di Khan, ma il meccanismo - ormai troppo vecchio - smise di funzionare. La decisione del capitano James T. Kirk di rimuoverlo dalla camera di stasi, e le seguenti cure del dottor Leonard McCoy, gli salvarono la vita.
Dodici delle unità di stasi si erano guastate durante il viaggio. Kirk, con al traino la Botany Bay, lasciò i rimanenti settantadue dormienti a disposizione della base stellare 12 in seguito al risveglio sicuro del loro leader. La partenza non documentata della Botany Bay, e le registrazioni frammentate di quel periodo, inizialmente resero oscure le identità dei dormienti all'equipaggio della Enterprise; ma l'uomo con gli incredibili poteri rigenerativi in infermeria portò Kirk a sospettare della sua natura geneticamente manipolata.
Khan si approfittò dell'ospitalità di Kirk, recuperando il periodo storico che si era perso leggendo i manuali tecnici della nave e trovando il proprio punto di forza nella debolezza rappresentata dall'attrazione che la sottomessa storica della nave, tenente Marla McGivers, provava per lui. Ad una cena data in suo onore, Khan rese al tavolo del capitano un'interpretazione romantica delle guerre eugenetiche, finché non dichiarò con forza, "Offrimmo al mondo ordine!"
Mentre Kirk ed i suoi ufficiali presero visione della storia del loro ospite, Khan iniziò l'abbordaggio della Enterprise, cominciando dall'influenza esercitata sulla McGivers. Con il suo aiuto, Khan scappò sulla Botany Bay, e riportò in vita i suoi seguaci. Ritornato sulla Enterprise, assunse il controllo dalla sala macchine e tagliò il supporto vitale al ponte. Con l'equipaggio sottomesso e Kirk tenuto in ostaggio, Khan chiese agli ufficiali di risparmiare la vita di Kirk unendosi a lui nella sua missione di portare l' Enterprise a una colonia "disposti ad esser guidati" da lui. L'atteggiamento recalcitrante degli ufficiali portò la McGivers, che non era disposta a spingersi fino all'omicidio, a tradire Khan e liberare Kirk. Quando i potenziati vennero messi fuori combattimento da del gas anestetico, Kirk ebbe un combattimento fisico con Khan. La forza fisica superiore di Khan quasi lo sopraffece, ma Kirk utilizzò un pezzo rotto di una conduttura per aver la meglio.
Kirk nutrì comunque dell'ammirazione per quell'uomo caparbio e determinato proveniente dalla storia. La prospettiva di imprigionare e riabilitare i potenziati sembrava uno spreco. Così, Kirk diede una chance a Khan ed ai suoi seguaci: colonizzare il pericoloso ma abitabile mondo di Ceti Alpha V. Alla McGivers fu data la scelta di affrontare la corte marziale od unirsi alla nuova colonia. Khan accettò la compagnia della McGivers, e raccolse la sfida di Kirk di "addomesticare un mondo", citando il Lucifero di Milton ("È meglio regnare all'inferno che servire in paradiso"). (TOS: "Spazio profondo")
Il secondo esilio[]
Con i container da cargo della Flotta Stellare, Khan e la sua gente giunsero sul nuovo mondo. Solo sei mesi dopo lo sbarco, un cataclisma su Ceti Alpha VI fece deviare l'orbita del sistema, causando una devastazione ambientale massiccia su Ceti Alpha V. La scaltrezza di Khan ed i contenuti dei container garantirono la sopravvivenza della sua gente mentre perì la maggior parte della vita indigena. I parassiti di Ceti sopravvissero, tuttavia, e poiché erano gli unici ospiti per i loro piccoli, la gente di Khan divenne vittima di tali creature. Nel tempo, Khan perse venti uomini a causa dell'effetto lento ed atroce causato dai parassiti, tra cui la sua "adorata moglie."
Né Kirk né la Flotta Stellare si occuparono delle sorti della colonia. La nave stellare USS Reliant, che aveva il compito di trovare un suolo adatto per il progetto Genesis, giunse alla fine su un mondo apparentemente privo di vita nel 2285. Il capitano Clark Terrell ed il comandante Pavel Chekov; quest'ultimo, un ex membro dell'equipaggio della Enterprise, si trasportarono sulla superficie di quello che credevano essere Ceti Alpha VI, dove furono catturati da Khan. Dopo aver fatto penetrare nei loro corpi i parassiti di Ceti, Khan volle sapere la natura della loro missione e dove potesse trovare James Kirk.
L'ira di Khan[]
Usando la vulnerabilità dei suoi prigionieri nei confronti della suggestione, Khan ed i suoi seguaci dirottarono la Reliant, ed abbandonarono il suo equipaggio su Ceti Alpha V. Con la conoscenza del potenziale favoloso del progetto Genesis, usò Chekov per notificare il laboratorio spaziale Regula I circa l'arrivo imminente della Reliant e dell'intenzione di prendere tutte le informazioni relative a Genesis, 'come ordinato dall'ammiraglio Kirk.' L'imbroglio di Khan riuscì. La Enterprise, impegnata a quel tempo in una crociera di addestramento, cambiò rotta per indagare sugli strani rapporto da Regula I.
Il tenente di Khan, Joachim, tentò di riportare l'attenzione di Khan sugli inizi del suo comportamento ossessivo, insistendo sul fatto che aveva già sconfitto Kirk nell'avergli mandato a monte i piani. La risposta di Khan diede il primo indizio del prezzo che l'esilio su Ceti Alpha V aveva avuto sulla sua capacità di ragionamento:
- "Mi provoca. Mi provoca, ed io gliela farò pagare! Gli darò la caccia attraverso le lune della Nibia, ed intorno al maelstrom di Antares, ed attraverso le fiamme della Perdizione prima di arrendermi a lui!" - Khan, parafrasando Ahab da Moby Dick
Giunto su Regula I, Khan devastò la stazione spaziale, alla ricerca dei dati ora mancanti di Genesis, e torturò quei membri dell'equipaggio della stazione che non poterono sfuggire al ritorno sospettoso della Reliant. Quando non cooperarono, egli li massacrò. Poi vi lasciò Terrell e Chekov, poiché sarebbero stati utili per monitorare le comunicazioni di Kirk e portarlo da Genesis, nell'eventualità che l' Enterprise raggiungesse la stazione.
Khan intercettò l' Enterprise, che si trovava in rotta verso Regula I. Celando le sue intenzioni, la Reliant si avvicinò, fingendo di avere problemi di comunicazione, e diede il via ad un attacco a sorpresa devastante usando i phaser della Reliant per colpire la Enterprise. Khan chiamò per gongolare del suo trionfo e discutere i termini della resa. La sua unica ricompensa fu lo sguardo a bocca aperta di Kirk a causa della sorpresa. Uno stratagemma consentì al comandante più esperto della nave stellare di prendere il controllo dei sistemi tattici della Reliant. Con pochi e deboli colpi di phaser della Enterprise, la Reliant perse il controllo dei siluri e della curvatura, obbligando Khan a retrocedere verso Regula I.
Dopo che l' Enterprise giunse a fatica sulla stazione spaziale, una squadra di sbarco guidata da Kirk salvò Terrell e Chekov da un contenitore chiuso dove Khan li aveva imprigionati. Dopo che Kirk ebbe scoperto il dispositivo Genesis nei tunnel del planetoide Regula, Terrell contattò Khan, che trasportò il dispositivo sulla Reliant. Tuttavia, Terrell, lottando contro gli effetti del parassita di Ceti, si rifiutò di uccidere Kirk e si suicidò. Nonostante gli eventi non previsti, Khan provò un poco di soddisfazione, perché Kirk e la sua squadra erano ora abbandonati all'interno di Regula, mentre la Reliant si stava recando a scovare e distruggere l' Enterprise.
- "Ho fatto molto peggio che ucciderti...Ti ho ferito. E continuerò a ferirti. Ti abbandonerò come tu abbandonasti me – come abbandonasti lei – abbandonato per tutta l'eternità al centro di un pianeta morto. Sepolto vivo...sepolto vivo!" - Khan, a Kirk
In una comunicazione aperta con Kirk, il sofisticato linguaggio in codice di Spock portò Khan a credere che l' Enterprise necessitasse di due giorni per effettuare le riparazioni di base. Dopo aver scoperto la sua preda avanzare a potenza di pieno impulso verso le nubi della nebulosa Mutara, l'inseguimento di Khan fallì. Una chiamata a sorpresa di Kirk, vivo e pronto a provocarlo dal ponte della Enterprise, fece diventare Khan una furia. Ignorando le conseguenze dell'inseguire il suo nemico nella nebulosa, Khan spronò la Reliant dietro Kirk.
La battaglia della Nebulosa Mutara fu l'ultima azione della vita di Khan. Le due navi stellari, a malapena in grado di vedersi a causa dell'interferenza causata dalla nebulosa, si scambiarono una serie di colpi mancati, finché l'esperienza di Kirk ebbe finalmente la meglio sulla volontà di Khan; non essendo abituato a combattere in una nave stellare, Khan concepiva la battaglia in termini di navi a vela, piuttosto che sottomarini: non capì - finché non fu troppo tardi - che avrebbe potuto combattere in tre dimensioni. Dopo che la nuova strategia di Kirk permise alla Enterprise di prendere Khan in contropiede scendendo e poi ascendendo per attaccare la Reliant da dietro, la Reliant venne danneggiata e mandata alla deriva, ed i seguaci di Khan morirono. Piuttosto che arrendersi, Khan attivò il dispositivo Genesis, nella speranza di portarsi Kirk e l' Enterprise dietro. Sfortunatamente per lui, l' Enterprise riuscì a riparare il danno ed a sfuggire prima che il dispositivo Genesis venisse detonato. (Star Trek II: L'ira di Khan)
- "Dal cuore dell'inferno, io ti maledico... In nome dell'odio, io sputo il mio ultimo respiro su di te..." - Le ultime parole di Khan, dal capitano Ahab nel romanzo di Herman Melville Moby Dick.
L'eredità[]
Il genetista Arik Soong credeva che i Potenziati come Khan potessero esser creati senza esibire gli istinti più pericolosi. I "figli" di Soong, creati dagli embrioni potenziati rubati nel 2134, fallirono di soddisfare le speranze del loro "padre". Soong pensava che Khan e la Botany Bay non fossero altro che un mito, sebbene i suoi "figli" la pensassero differentemente. Dopo il suo imprigionamento nel 2154, Soong si occupò del perfezionamento dell'umanità artificiale. Il suo discendente, Noonien Soong (probabilmente, considerata l'ammirazione di Arik nei suoi confronti, così battezzato in onore di Khan Noonien Singh) continuò il lavoro precedentemente intrapreso con l'invenzione degli androidi di tipo Soong, tra cui B-4, Lore ed alla fine, Data. (ENT: "Terra di confine", "I potenziati"; TNG: "Datalore"; Star Trek La nemesi)
Il furto di Khan e la detonazione prematura del dispositivo Genesis allarmarono l'Impero Klingon che, erroneamente, pensò che il dispositivo fosse il risultato dello sviluppo da parte della Federazione dell'"arma suprema", facendo aumentare la tensione tra le due potenze fino agli accordi di Khitomer nel 2293. Tuttavia, subito dopo, un gruppo di rinnegati Klingon guidati da Kruge cercarono di sottrarre il "siluro Genesis" per loro, ma senza successo. (Star Trek III: Alla ricerca di Spock; Star Trek IV: Rotta verso la Terra; Star Trek VI: Rotta verso l'ignoto)
Nel 2368, il capitano Jean-Luc Picard della USS Enterprise-D si trovò d'accordo con il falso storico Berlinghoff Rasmussen che salvare un pianeta in pericolo poteva permettere "al prossimo Adolf Hitler o Khan Singh" di salire al potere. Secondo il capitano, agli studenti del primo anno di filosofia era stata posta tale domanda sin da quando erano stati scoperti i primi wormhole. (TNG: "Uno strano visitatore")
Khan ed i suoi accoliti potenziati erano considerati così pericolosi che persino quattro secoli dopo, l'ingegneria genetica era bannata per tutto il territorio della Federazione Unita dei Pianeti (con eccezione per la cura di condizioni mediche gravi) per evitare di creare altri tiranni come Khan. Continuò, comunque, ad esistere un mercato nero nella manipolazione genetica di bambini con capacità limitate, che portò all'intensificazione di umani come il dottor Julian Bashir. (DS9: "Il Dottor Bashir, suppongo")
Appendici[]
Apparizioni[]
- TOS: "Spazio profondo"
- Star Trek II: L'ira di Khan
Retroscena[]
- Khan fu così chiamato in onore di Kim Noonien Singh, un amico di Gene Roddenberry durante la seconda guerra mondiale. Roddenberry aveva perso i contatti con lui e sperava che il suo amico, nel vedere il suo nome alla televisione, lo contattasse. Questa è anche l'origine del nome di Noonien Soong.
- Dopo l'uscita di L'ira di Khan, Roddenberry (che non apprezzò molti aspetti del film) commentò: "Khan non era stato scritto per essere un personaggio così particolare, era piuttosto fragile. Il Khan dell'episodio televisivo era un personaggio molto più profondo e migliore del Khan cinematografico, tranne per il fatto che Montalban lo montò". (Captains' Logs: The Unauthorized Complete Trek Voyages)
- Le citazioni periodiche di Khan in Star Trek II: L'ira di Khan sono parafrasi, o battute dirette, dal libro di Herman Melville Moby Dick.
- Il personaggio di Chekov venne visto per la prima volta nella seconda stagione di TOS, e perciò non venne coinvolto in alcun modo in "Spazio profondo". Poiché Khan si ricordò di lui in Star Trek II: L'ira di Khan, Chekov doveva essersi trovato sulla Enterprise al tempo - assegnato permanentemente o temporaneamente - ma non come ufficiale del ponte. La battuta di vecchia data, come viene raccontata da Walter Koenig, vuole che Chekov avesse fatto attendere Khan fuori dal bagno, e che Khan avesse giurato di non dimenticare mai il suo viso.
- Oltre al capitano John Christopher in "Domani è ieri", e Charles Evans in "Il naufrago delle stelle", Khan in "Spazio profondo" è l'unico altro ospite dell' Enterprise a ricevere un'uniforme della Flotta Stellare. Secondo la sua affermazione di esser stato "un ingegnere, di qualche tipo," la maglia della sua uniforme è rossa. Craig Hundley indossò una versione per bambini dell'uniforme della Flotta Stellare in una scena tagliata da "Pianeta Deneva".
- L'insegna della Flotta Stellare attorno al collo di Khan in L'ira di Khan è presa da un'uniforme tagliata di un membro dell'equipaggio della USS Reliant. È conosciuta col nome di "collana a fibbia" secondo Star Trek: The Experience al Las Vegas Hilton.
- Il cognome "Singh" suggerisce un'origine nord indiana (dal sanscrito simha, "leone") con possibili origini nei Sikh (i maschi Sikh sono obbligati ad assumere il cognome "Singh", nonostante le loro origini geografiche o familiari); tuttavia, "Khan" ("dominatore") è un nome con origini nell'Asia centrale generalmente associate all'Islam, che può suggerire una parentela eteroetnica.
Apocrifo[]
Una trilogia dell'autore Greg Cox descrive gli altri avvenimenti della vita di Khan. The Eugenics Wars: The Rise and Fall of Khan Noonien Singh, Volume One presenta la cronaca del progetto di intensificazione genetica che condusse alla sua nascita, e mostra alcuni stralci della sua infanzia dai punti di vista degli agenti Gary Seven e Roberta Lincoln verso la fine degli anni 1960. Il sequel, The Eugenics Wars: The Rise and Fall of Khan Noonien Singh, Volume Two mostra la sua salita al potere e l'entrata in possesso della tecnologia di Seven, così come riuscì a controllare segretamente buona parte del mondo senza che il cittadino medio se ne accorgesse. La parte finale della trilogia è To Reign in Hell: The Exile of Khan Noonien Singh, che spiega la sua vita su Ceti Alpha V dopo esservi stato lasciato e di come avesse protetto se stesso, i suoi seguaci e la moglie, fino al momento in cui Chekov ed il capitano Terrell lo incontrarono anni dopo.
James Swallow scrisse una storia alternativa intitolata "Seeds of Dissent" per l'antologia Myriad Universes: Infinity's Prism. In essa, Khan vinse le guerre eugenetiche e proseguì verso la creazione di un impero interstellare, morendo all'età di duecentotredici anni. Viene detto che la Botany Bay venne lanciata nel 2010 da Wilson Evergreen con a bordo Shaun Geoffrey Christopher, Shannon O'Donnell e Rain Robinson per sfuggire alla tirannia di Khan. Nel romanzo di Star Trek: The Next Generation Dark Mirror, viene anche menzionato che il Khan dell'universo dello specchio vinse le guerre eugenetiche invece di esser stato obbligato a lasciare il pianeta.
Collegamenti esterni[]
- [EN] Khan Noonien Singh su StarTrek.com, il sito ufficiale di Star Trek
- [EN] Khan Noonien Singh su Memory Beta, una wiki di Star Trek per i prodotti non canon.
- Khan Noonien Singh su Wikipedia