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Un drone Borg è il risultato dell'assimilazione di un umanoide catturato dai Borg. L'individuo viene scelto per le caratteristiche fisiche, psichiche o conoscitive, le quali corrisponderanno, con efficienza, alle mansioni specifiche che dovrà assumere nella collettività. Un umanoide può essere scelto e assimilato per la buona muscolatura (VOY: "La visione"), oppure per altre peculiarità specifiche. Il catturato riversa, nella trasformazione in drone, anche le conoscenze tecnologiche, scientifiche o strategiche in suo possesso. (TNG: "L'attacco dei Borg - seconda parte") Al completamento della trasformazione, il drone rimane privato della individualità e viene interconnesso alla coscienza collettiva. L'interconnessione sottopone il drone ad un flusso di voci condivise da ognuno degli altri droni, anche se distanti o collocati su vascelli diversi e dislocati in un punto qualsiasi della Galassia.

Comportamento del drone Borg[]

  • Sebbene assegnato all'alveare di un Cubo, il drone riceve ordini diretti o indiretti, dalla Regina.
  • In missione di assimilazione il drone avanza con andamento robotico ma determinato. Raggiunta fisicamente la preda, estrae gli inettori tubulari, penetra le arterie del collo e inietta le nanosonde di assimilazione nel flusso sanguigno. In pochi secondi l'umanoide resta paralizzato e assume un colore cinereo, manifestazione fisica delle nanosonde che iniziano il lavoro di trasformazione organica del malcapitato.
  • Il drone Borg è dotato di scudi adattativi, formati da campi di forza. Qualora rimanga ferito al primo colpo di phaser, il drone assimila la tecnologia dell'arma e adatta lo scudo corporeo a proprio vantaggio. (TNG: "Chi è Q?").
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