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Potresti essere in cerca della bevanda Ferengi nota come buco nero.
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Un buco nero al centro di un sistema stellare ternario

Un buco nero è il residuo incredibilmente denso di una una stella collassata sotto la sua stessa gravità dopo l'esaurimento dell'idrogeno che la alimentava. Il corpo celeste risultante è troppo massiccio per contrastare la propria attrazione gravitazionale, pertanto collassa su se stesso. I buchi neri generano campi gravitazionali estremamente potenti, simile ad un frammento di stringa cosmica, e nemmeno la luce riesce a sfuggire alla sua attrazione.

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L' Enterprise traccia una rotta intorno all'orizzonte degli eventi di un buco nero

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L' Enterprise trova alcuni detriti vicino ad un buco nero

I cartografi Vulcaniani hanno mappato oltre 2.000 buchi neri, presumibilmente nei quadranti Alpha e Beta nel XXII secolo. (ENT: "La singolarità")

Ogni buco nero possiede un orizzonte degli eventi associato, che segna il limite oltre il quale la luce non può più sfuggire. In qualche modo, questo può essere inteso come la superficie del buco nero. Nel 2371 la USS Voyager rimase intrappolata da un buco nero e sperimentò insolite distorsioni dello spazio e del tempo, tuttavia riuscì a sfuggire grazie ad un raggio dekyon che aprì un varco nell'orizzonte degli eventi. (VOY: "Riflessi nel ghiaccio")

II buchi neri possono avere origini naturali oppure essere creati come singolarità artificiale, come nel caso del loro sfruttamento nelle navi stellari romulane del XXIV secolo o nella rete di comunicazione Hirogena scoperta nella stazione dei ripetitori dalla Voyager nel 2374.

Nel 2366 la USS Enterprise-D, durante un tentativo di correzione dell'orbita degenerata della luna di Bre'el IV, fu informata da Q che la causa del problema era "il risultato del passaggio di un grande oggetto celeste, quasi ad angolo retto con il piano del sistema stellare ... probabilmente un buco nero." (TNG: "Deja Q")

La scienza della Federazione del XXIII secolo scelse di non utilizzare il termine "buco nero", impiegando altri termini come "stella nera" al suo posto. (TOS: "Domani è ieri"; Star Trek: Il film) Nel XXIV secolo il termine fu nuovamente reimpiegato nell'uso scientifico. (TNG: "Deja Q", "La perdita")

Le forme di vita della singolarità quantica necessitavano di un pozzo gravitazionale per incubare la loro prole e abbandonare la singolarità artificiale del nucleo del motore di un falco da guerra Romulano per il buco nero. (TNG: "Frammenti di tempo")

I buchi neri possono inoltre agire in maniera simile ad un tunnel spaziale, fornendo una "scorciatoia" attraverso lo spazio e il tempo. Il Capitano Kirk speculò che la sonda V'Ger viaggiò attraverso uno di essi ed emerse in un punto remoto della galassia dove fu attirato dal campo gravitazionale di un pianeta di macchine. (Star Trek: Il film)

Un buco nero può essere il risultato di una detonazione di una piccola quantità di materia rossa. Tale fenomeno catturò i vascelli Narada e Jellyfish in seguito all'uso della materia rossa contro una stella diventata pericolosa nel 2387. Entrambe le navi viaggiarono indietro nel tempo verso la metà del XXIII secolo, emergendo con un differenziale temporale di venticinque anni a causa dei pochi secondi di differenza intercorsi nel loro ingresso. Le azioni della Narada crearono una realtà alternativa, nel quale la materia rossa fu impiegata nuovamente per formare una singolarità nel nucleo planetario di Vulcano che distrusse il pianeta. La Narada fu catturata in seguito in un altro buco nero quando una grande quantità di materia rossa esplose all'interno della nave dopo la collisione con la Jellyfish. (Star Trek)

Retroscena[]

Il termine buco nero non venne ufficialmente utilizzato fino al 1967 (quando fu citato in una conferenza dal Dr. John Wheeler). In precedenza numerosi termini diversi vennero usati per descrivere questi oggetti, fra i quali "stella ghiacciata" e "stella nera", quest'ultimo utilizzato nell'episodio di Star Trek: Serie Classica "Domani è ieri".

Sebbene la scienza del XXI secolo abbia sancito che tutti i buchi neri possiedono singolarità al loro interno, va detto che non tutte le singolarità sono buchi neri. Le differenze nell'utilizzo in Star Trek supportano questa affermazione.

Riferimenti[]

Collegamento esterno[]

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